SPEDIZIONE GRATUITA A PARTIRE DA 50 €
Per il lancio del primo drop AI 25/26 Coloriage si ispira all’atmosfera dei quartieri “metissé” di Marsiglia, polis/apolide, metropoli ibrida “in cui ognuno, indipendentemente dalla propria provenienza, può decidere di sentirsi a casa propria”, con le parole di Abdoullah, giovane rifugiato egiziano modello per il nostro shooting. Insieme ad Abdoullah negli scatti conoscete Malaika, nata a Parigi in una famiglia migrante da Guadalupe, che a Marsiglia ha trovato un punto di incontro tra il suo passato e il suo futuro. Quest’ispirazione metissé si traduce nella nuova lavorazione di scampoli wax e bazin in lunghe strisce, come da tradizione in West Africa, usati come interni di capi con una vocazione urban, bomber lunghi, pantaloni barrell, cappotti over, e nuovi capospalla in cui il kimono diventa giacca senza revers o blazer destrutturato.
photo credits Coloriage
talents Abdoullah Farag e Malaika Marie Jeanne
Per il lancio della nuova collezione SS25 Coloriage si impegna sul tema della violenza di genere, e sceglie come testimonial Bianca Hirata e Caterina Fantetti, co-fondatrici dell’associazione DonneXStrada , che lavora per la sicurezza, l’autodeterminazione e la libertà delle donne nello spazio pubblico e privato.
“Essere testimonial di questo progetto – afferma Caterina Fantetti- significa dare voce a chi spesso non ne ha, attraverso un linguaggio che unisce impegno sociale, cultura e creatività”, o, con le parole di Bianca Hirata “la nostra collaborazione nasce da un desiderio condiviso: unire sempre più realtà che operano nel sociale, creare alleanze, confrontarci, costruire progetti insieme, stare vicine, contaminarci”.
photo credits Giacomo Riccardi
MUA Rebecca Cubagelsi
La collezione Coloriage “Allers-Retours” mette l’accento sul tema del viaggio, cuore del progetto di sartoria sociale. Se il primo drop racconta l’andata da Roma a Bamako, dove Coloriage produce i tessuti a telaio e seleziona i cotoni wax, il secondo drop ci proietta nel ritorno a Roma, sede della sartoria sociale, dove i tessuti africani incontrano stoffe dell’alta sartoria, recuperate da pregiate eccedenze e dead stock. Spigati, tartan, pied-de-poule, vengono associati a fantasie colorate e geometriche in capi dal design reversibile, in cui trame e cromie diverse si esaltano reciprocamente.
Photo Giacomo Riccardi
La nuova collezione Coloriage “Allers-Retours” mette l’accento sul tema dei viaggi, al cuore del progetto di sartoria sociale. Viaggi dall’Italia all’Africa dell’Ovest, per collaborare con tessitori e tintori, e dall’Africa all’Italia, dove i tessuti artigianali si uniscono a stoffe e sartoria italiane.Viaggi dall’Asia e dall’Africa all’Europa, compiuti dai designer e dai sarti coinvolti nel progetto, viaggi di sola andata che felicemente diventano un aller-retour, un va-e-vieni tra tradizioni e stili diversi, nell’idea di una moda interculturale.
La collezione S/S24 INDIGO introduce un elemento inedito, segna l’inizio di una nuova produzione tessile di Coloriage in Mali: garze e cotoni leggeri tinti con pigmenti naturali con il metodo tie-dye in collaborazione con designer e artigiani di Bamako e Segou. I cotoni sono coltivati e tessuti nel territorio e l’indaco utilizzato nella tintura è una variante locale, che dai toni del blu elettrico sfuma nel blu notte, con le nuances irregolari tipiche del metodo batik. Nel progetto di moda interculturale questi nuovi tessuti dialogano con stoffe wax, dead stock e handwoven, con tagli e forme asimmetrici, design reversibile, minimal e unisex.
Per raccontare la nuova collezione S/S24 Coloriage avvia una nuova collaborazione con Naba – Nuova Accademia di Belle Arti di Roma, coinvolgendo come art director e stylist Sara Agliocchi e Carolina Popa, insieme alla fotografia Alessandra Coppola.
REVERSE è la nuova campagna Coloriage, che promuove il design del brand della sartoria sociale: #reversible #unisex #intercultural
Queste parole chiave raccontano le collezioni Coloriage
#reversible – potete indossare i capi sia dal lato in tessuto italiano recuperato da dead stock (lana, cachemire, denim ), sia dal lato dei cotoni wax dell’Africa dell’Ovest;
#unisex – i capi sposano forme minimali e contemporanee, adatte a forme e corpi diversi;
#intercultural – le collezioni associano stili e tessuti di culture diverse: i giapponismi dei tagli kimono e hakama con pregiate lane e velluti europei, l’alta manifattura italiana con tessuti artigianali e cotoni wax del Mali e del Senegal.
Reverse è un invito a rovesciare le separazioni e i confini tra corpi, forme e culture.
#reverseyourgarments #reversestereotypes
La collezione autunno Inverno 2023/24 Onde, unisce lane recuperate da dead stock con tessuti wax africani che evocano l’iconografia dell’onda, con un rimando esplicito alle xilogfrafie giapponesi Ukiyo-e. L’unione tra tessuti e forme appartenenti a tradizioni diverse, accentuata dall’ispirazione orientale delle forme voluminose, dei tagli kimono e hakama, evoca il tema del mare come unione tra culture e store, dell’acqua come elemento che si adatta continuamente a nuove forme e confini, senza limitazioni. Della Collezione autunno/inverno 2023/24 fa parte una linea handwoven, progettata con tessuti realizzati a telaio e dipinti a mano in Mali, con pigmenti naturali ottenuti da piante e argille.
L’isola di Goree del Senegal è stata un punto nevralgico della tratta delle persone schiavizzate, il cui simbolo è la celebre Maison des Esclaves. Dopo lo spopolamento dell’800, è diventata residenza e luogo di ispirazione di pittori, scultori e musicisti. Arti che qui si caricano di una forza espressiva ancora più grande, mentre i vecchi palazzi del potere sono lasciati vuoti e abbandonati.
Coloriage ha un rapporto speciale con l’Africa dell’Ovest francofona, da cui provengono la maggior parte dei sarti artigiani coinvolti nel progetto, e nonostante i corsi settimanali di italiano nella moda a cui partecipano tutti, durante le riunioni nel laboratorio quando si deve prendere una decisione importante si parla sempre in francese. Nel 2022 il Festival d’Automne di Parigi ci ha proposto una collaborazione per la realizzazione di costumi di scena, e abbiamo trascorso dieci giorni a Chateau-Rouge, il quartiere africano nell’area della Goutte d’Or, dove ogni strada ha il suo negozio di tessuti wax e il suo laboratorio di sartoria. Ci siamo sentiti subito a casa!
L’isola di Goree è stata un punto nevralgico della tratta delle persone schiavizzate,il cui simbolo è la celebre Maison des Esclaves. Dopo lo spopolamento dell’800, è diventata residenza e luogo di ispirazione di pittori, scultori e musicisti. Arti che qui si caricano di una forza espressiva ancora più grande, mentre i vecchi palazzi del potere sono lasciati vuoti e abbandonati.
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